DISNEYLAND PARIS, ECCO LA MIA ESPERIENZA!

È probabilmente il sogno che ognuno di noi, ad ogni età, prima o poi, ha coltivato in cuor suo: visitare il magico mondo di Disneyland Paris. Io ne sono particolarmente innamorata e affascinata, partirei su due piedi in qualsiasi momento. Se per i bambini rappresenta un’emozione grandissima vedere i luoghi, ascoltare le musiche e vivere le atmosfere legati ai personaggi preferiti, la stessa cosa vale per i genitori che si trovano a rivivere l’infanzia dorata vissuta a suon di cartoni animati firmati Walt Disney. Personalmente ci sono stata 4 volte: la prima nel Capodanno del 1999 con i miei genitori; poi nel marzo 2005 sempre con la mia famiglia e Giuseppe (allora fidanzato); poi la prima volta da mamma nel dicembre del 2015 (Pietro aveva 4 anni e Vittoria uno); infine due anni fa a maggio. Nonostante conosca molto bene il parco e tutte le sue attrazioni, ogni volta è come se fosse la prima. Già il fatto di andare in periodi dell’anno diversi, fa vivere la magia del parco in maniera differente. A Disneyland è bello andarci sempre, sia chiaro, ma il momento che ho amato di più, nonostante il freddo, è stato quello natalizio: gli addobbi, l’atmosfera, le musiche del Natale, la finta neve che fanno fioccare mentre passeggi nella Main Street con lo sguardo rivolto verso il maestoso castello rosa addobbato a festa, a me facevano mancare il fiato dalla gioia. 

Innanzitutto bisogna dire che i parchi, in realtà, sono due: il Disneyland e il Walt Disney Studios. Il primo è suddiviso in cinque macro aree dove le favole prendono vita, veri e propri paesi incantati ricchi di attrazioni, spettacoli e parate:

  • Adventureland, il mondo dell’avventura e del mistero dove puoi incontrare i pirati dei caraibi con Jack Sparrow in persona, salire a bordo di un vagoncino da miniera e sfidare altezza e velocità sull’attrazione di Indiana Jones, esplorare la capanna di Robinson Crusoe costruita fra i rami di un albero maestoso, rivivere il mondo incantato di Aladdin.
  • Frontierland, alla conquista del west con il Pocahontas Indian Village e una serie di attrazioni da togliere il fiato.
  • Main Street U.S.A, una tipica cittadina americana agli inizi del XX secolo ricca di negozi meravigliosi e tipici caffè dell’epoca con dolciumi e golosità di ogni tipo.
  • Fantasyland, con tutta la magia dei grandi classici Disney. Al centro spicca il castello rosa della Bella Addormentata nel bosco, poi l’attrazione di Biancaneve e i sette nani, i viaggi di Pinocchio e ancora l’imperdibile attrazione di Peter Pan che ti permetterà di volare verso l’isola che non c’è, e poi “It’s a Small World”, una magica crociera musicale per un simbolico giro del mondo.
  • Discoveryland, visioni del futuro, dal passato e dal presente con giostre aeree e viaggi epici con Star Wars.
La nostra mappa Disneyland Park

Il parco Walt Disney Studios dà la possibilità di scoprire i segreti che si celano dietro le scene più magiche dei film. Dalla leggendaria animazione del Toon Studio agli sbalorditivi effetti speciali di Blacklot, con 5 aree di produzione. Anche qui tantissime attrazioni, tra cui quelle imperdibili di “Ratatouille”, “Cars motori ruggenti” e “Crush’s Coaster” per tuffarti nella tumultuosa corrente australiana del film “Alla Ricerca di Nemo”.

La nostra mappa Walt Disney Studios Park

Il consiglio che mi sento di darvi è di utilizzare il servizio Fastpass, che vi consentirà nelle attrazioni più affollate di saltare le lunghe code. Un altro strumento che vi tornerà utilissimo è la App del parco: potrete verificare le eventuali chiusure delle attrazioni, i ristoranti più vicini, l’attesa stimata per ogni attrazione. Sono fondamentali per sfruttare al meglio il tempo. 

Fastpass per “Ratatouille”

Dopo le dovute presentazioni, andiamo al succo della questione: quanto costa vivere questo sogno? Negli anni ho sentito parlare di cifre davvero improponibili che scoraggiano anche i più volenterosi, ma vi posso assicurare che è possibile andare a Disneyland senza lasciarci un patrimonio. Innanzitutto bisogna decidere dove soggiornare. Il mio consiglio è quello di scegliere uno degli hotel all’interno del parco per due motivi: la possibilità di poter entrare nei parchi due ore prima rispetto all’orario di apertura agli esterni (alle 8.00 invece che alle 10.00); la comodità delle navette che fanno avanti e indietro in continuazione per portarvi dall’albergo all’ingresso dei parchi. Gli hotel sono sei, diversi per tema e per categoria, quest’ultima rappresentata dal numero di chiavi: più sono le chiavi, più bello è l’hotel. Vi consiglierei di non farvi impressionare da questo aspetto. Gli hotel sono davvero tutti bellissimi, nuovi, puliti, e con personale estremamente gentile e disponibile. Quindi il primo passo verso un risparmio intelligente è quello di orientarsi verso hotel a 2 chiavi, che non vuol dire assolutamente due stelle (!!!). Noi ad esempio abbiamo soggiornato sia in un hotel con 4 chiavi, il New York, che in hotel con 2 chiavi, Santa Fe e Cheyenne. Vi posso assicurare che il risparmio è evidente, ma solo dal punto di vista economico: servizi e qualità sono garantiti. Ecco gli hotel:

  • Disneyland Hotel
  • Disney’s Hotel New York
  • Disney’s Newport Bay Club
  • Disney’s Sequoia Lodge
  • Disney’s Hotel Cheyenne
  • Disney’s Hotel Santa Fe

Inoltre è fondamentale considerare la stagione in cui si va e anche il giorno in cui si arriva perché a seconda del giorno della settimana in cui si arriva, il soggiorno viene considerato alta, media o bassa stagione e quindi il prezzo finale del pacchetto incide enormemente: se si arriva in un giorno considerato bassa stagione, tutto il soggiorno è considerato come bassa stagione e viceversa naturalmente. Questa è la griglia dei prezzi per il calcolo del soggiorno: scegliete i giorni in blu scuro per la tariffa “super economica”. Per visualizzare le attuali fasce di prezzo cliccate il link di seguito.

https://media.disneylandparis.com/d4th/it-it/images/a19_it_land_std_2_tcm764-179440.pdf

Infine un altro aspetto da tenere in considerazione è il trattamento che viene scelto (mezza pensione o pensione completa) e la formula pasti (hotel, standard, plus e premium). Il mio consiglio è quello di orientarsi sempre sulla mezza pensione poiché con l’abbondante colazione a buffet e le varie merende durante il giorno ci si arrangia per un risparmio notevole. Con la formula Hotel in mezza pensione si può mangiare esclusivamente nel ristorante a buffet dell’hotel Disney scelto e non sono incluse le bevande. Con la mezza pensione Standard si può mangiare in 7 ristoranti a buffet del Resort. Con la mezza pensione Plus ci sono a disposizione molti più ristoranti e anche il Cafè “Café Mickey” con i Personaggi Disney mentre la mezza pensione Premium (la più cara) permette di mangiare in 24 ristoranti, compresi “Café Mickey” e all’”Auberge de Cendrillon” (con le principesse) e inoltre si può fare la cena– spettacolo al “Buffalo Bill’s Wild West Show con Topolino e i suoi amici.

È possibile acquistare a parte la formula pasti chiamando il call center. Il mio consiglio è arrivare con i pasti inclusi perché i ristoranti all’interno del parco (anche i fast food) sono davvero cari.

Per trovare un pacchetto conveniente dovete semplicemente consultare il sito ufficiale di Disneyland italiano www.disneylandparis.it. È possibile consultare anche i siti ufficiali stranieri: le offerte, infatti, non sono uguali sui diversi siti.  Nel caso si trovi un’offerta particolarmente vantaggiosa su un sito straniero basta una telefonata al call center italiano per prenotare tramite loro indicando l’offerta scelta.

Una volta individuati hotel, giorni, formula pasti, bisogna capire come arrivarci e se ci sono voli convenienti nei giorni scelti! E qui la scelta del volo e dell’aeroporto di arrivo è molto personale. Gli aeroporti di Parigi sono tre: Charles De Gaulle, Orly e Beauvais. Disneyland Paris si trova a Marne-la- Vallée. Noi abbiamo scelto di atterrare nell’aeroporto più scomodo, quello di Beauvais, perché abbiamo trovato voli convenienti con la compagnia Ryanair direttamente da Brindisi senza scalo. A Beauvais non arriva la navetta Disneyland né la RER per cui si deve optare per un’alternativa. Noi ci siamo affidati ad un servizio di trasporto privato di una donna eccezionale (peraltro brindisina, ormai parigina di adozione) che ci ha prelevati in aeroporto per portarci in meno di due ore al nostro “Santa Fe”. Il servizio non è economico, trattandosi di trasferimento privato, pertanto in fase di prenotazione del volo se doveste trovare opzioni con arrivo negli altri aeroporti, anche con scalo o prezzi leggermente superiori a quelli di Ryanair, valutate non solo il costo del volo, ma anche quello dei transfer e fate due conti.

Se non doveste trovare voli convenienti per i giorni scelti nel pacchetto, resettate tutto e ricominciate da capo! Uno dei segreti per andare a Disneyland senza svuotare troppo il salvadanaio è la pazienza! Prima o poi, cercando sui siti ufficiali del parco e delle compagnie aeree, incrociando date e orari troverete il match perfetto che vi consentirà di coronare il vostro sogno! Ricordate sempre…

“IF YOU CAN DREAM IT, YOU CAN DO IT”

(WALT DISNEY)